C'è una regno sconfinato a sud del
mondo, il regno di Haar.
È un regno enorme, grande almeno come
il nostro impero. Un regno fatto di steppe sconfinate e foreste
ricoperte di neve. Le montagne perennemente innevate sono ricoperte
da immensi ghiacciai. Le lastre gelate declinano dolcemente dalle
montagne rubando spazio alle pianure.
A differenza del nostro impero però le
sue terre sono quasi del tutto disabitate, con l'eccezione di un
popolo reso forte e fiero dalle difficoltà del clima.
Gli inverni sono lunghi e bui mentre
durante l'estate la notte sembra non giungere mai.
Nelle lunghe notti invernali la terra
diventa un'opera d'arte: betulle nelle pianure candide si riempiono
di cristalli di ghiaccio, che risplendono debolmente alla luce
stellare. Talvolta il cielo è dipinto da drappi di luce azzurra,
verde e violetta, accompagnati da un debole canto.
Nelle limpide notti invernali si
raccontano molte leggende sulle luci del cielo. I clan si ritrovano
intorno al fuoco e lo sciamano, ispirato dalle fiamme, recita antichi
canti sulle origini delle misteriose luci tra le stelle.
Sophia ne ha trascitto uno.
Inwer era molto giovane ma aveva iniziato
presto ad esercitare autorità sul suo clan. Era molto saggio per la
sua giovane età e aveva un temperamento fiero e deciso. Ma tutta la
sua durezza si scioglieva come neve al primo sole estivo quando
incontrava lo sguardo di Mileera, soprannominata cristallo del cielo,
per via della luce che sprigionava dai suoi occhi.
I due erano promessi sposi, ma un
giorno lei andò nel bosco in cerca di legna e non fece più ritorno.
Inwer, forte com'era, fece un
disperato giuramento: finchè avrebbe avuto vita non avrebbe semesso
di cercarla. Si mise in viaggio alla ricerca della sua amata.
Passarono giorni, i giorni divennero mesi e i mesi divennero anni.
Ogni tanto Inwer faceva ritorno al suo villaggio, ma dopo pochi
giorni riaprtiva per la sua cerca. Non smise mai di cercarla, e
quando sentì che si stava avvicinando la morte, implorò il cielo di
dargli un segno della sua amata. Allora il cielo, forse mosso a pietà
per lo sfortunato uomo, si riempì di drappi di luci scintillanti,
che ricordarono subito a Inwer la luce negli occhi di Mileera.
Inwer si commosse e cantò alla
promessa sposa una musica che celebrava il loro amore. Si dice che
Inwer sia morto quella stessa gelida notte; il suo corpo non fu
più rinvenuto.
Ancora oggi si racconta che quando i
drappi nel cielo arrivano accompagnati da un canto, Inwer e Mileera
si sono ritrovati.
Questa è la forza della promessa
tra una donna ed un uomo.